La Fondazione Caritro ha approvato il progetto TOGeThER (TecnolOgia e social housinG a supporTo dElla fRagilità) presentato da Social IT, Cooperativa Le Coste, Cooperativa Kaleidoscopo, Università degli Studi di Trento, Comune di Pergine e Comunità Alta Valsugana e Bersntol.
Terzo bando per progetti di welfare generativo
Il terzo bando per progetti di welfare generativo è stato promosso da Fondazione Caritro in partnership con la Provincia autonoma di Trento, il Consiglio delle Autonomie Locali, la Fondazione Franco Demarchi e Mediocredito Trentino – Alto Adige. Il bando rientra nel percorso Welfare a Km Zero, iniziato nel 2015, che ha permesso di analizzare le problematiche del territorio trentino attraverso il confronto con i principali attori sociali, economici e istituzionali, realizzare laboratori per stimolare la nascita di nuovi progetti sociali e favorire la sperimentazione di innovative modalità di risposta alle problematiche locali.
Il bando è stato progettato con l’obiettivo di “promuovere percorsi di innovazione sociale generando nuove risorse, modificando le modalità con cui persone, enti ed istituzioni operano, in continuità e nel rispetto di tutto ciò che la comunità trentina ha costruito nel tempo”.
Delle 10 idee progettuali che erano state ammesse alla prima fase del bando, 6 sono state selezionate per il co-finanziamento dei progetti.
Di seguito il link con le informazioni sul bando e sugli altri progetti co-finanziati www.fondazionecaritro.it/risorse/bandi/item/868-terzo-bando-per-progetti-di-welfare-generativo
Il supporto della Fondazione Franco Demarchi
La Fondazione Franco Demarchi ha supportato i 10 consorzi le cui idee progettuali erano state ammesse alla seconda fase del bando. Durante i mesi estivi si sono svolti 4 incontri durante i quali la Fondazione ha messo a disposizione in suo know-how per la definizione del contesto dei progetti, l’individuazione delle problematiche sociali, degli obiettivi, delle attività, dei risultati attesti e del budget di progetto.
I progetti selezionati avranno la durata di 3 anni ed inizieranno nei primi mesi del 2020, e verranno supportati dalla Fondazione Demarchi attraverso laboratori per lo sviluppo di comunità (1° anno), lo sviluppo di impresa (2° anno) e la sostenibilità dei progetti (3° anno) in modo da garantire la sostenibilità economica dei progetti e la loro scalabilità.
Progetto TOGeThER: TecnolOgia e social housinG a supporTo dElla fRagilità
Il progetto propone di integrare in maniera innovativa metodologie di social housing (intervento abitativo che integra percorsi di “abilitazione” all’autonomia, pratiche sostenibili dell’abitare e il coinvolgimento attivo delle reti di comunità) con l’avanguardia tecnologica a sostegno di progetti di vita indipendente per persone con fragilità fisiche, cognitive, economiche e/o relazionali ma con potenzialità di vita autonoma. Il progetto verrà realizzato nei territori suburbani di Assizzi e Vigalzano, frazioni del Comune di Pergine. In questo approccio le abitazioni in cui avverrà la sperimentazione saranno completate da aree e funzioni comuni che incoraggino l’interazione sociale e favoriscano la fornitura di servizi di assistenza professionale in rete.
Per garantire una risposta concreta ai bisogni del territorio, il progetto adotterà fin dal principio una metodologia di progettazione partecipativa che coinvolgerà tutti gli stakeholders (operatori del welfare locale, utenti finali e famigliari) nel processo di sviluppo per la definizione del servizio proposto. In particolare, all’inizio verrà individuata la Comunità di Utenti interessata a partecipare al progetto su base volontaria, insieme alla quale verrà svolta un’analisi dei bisogni per scegliere, personalizzare e integrare tra loro i servizi (assistenza primaria a domicilio) e le tecnologie disponibili, al fine di rispondere concretamente ai bisogni dell’utenza.
Non solo social housing: gli Atelier per la comunità
Per favorire l’interazione sociale e promuovere l’area suburbana, nelle aree comuni delle strutture sarà organizzato un Atelier rivolto non solo agli ospiti ma all’intera Comunità Territoriale, in cui saranno realizzati laboratori trasversali (e.g., arte, bricolage, orto comunitario, etc.). curati dagli operatori e dai volontari che si uniranno al progetto, proponendo anche corsi di informazione/formazione all’uso di tecnologie assistive a supporto della fragilità.